mercoledì 26 gennaio 2011

Omicide [1]

[quai. Metrica a posto; poche allitterazioni e rime per i miei gusti]


Tanatologo acerbo
la medicina
insegna anche la morte

Passamontagna nero
abiti scuri
confuso con la notte

Bastone estensibile
come garanzia
nel baule dell'auto

Karambit affilato
solida lama
solo amico fidato

Lido su mare rosso
tinta sanguigna
impressione o realtà?

Considera il calibro
pesa non poco
valuta attentamente

L'ascia ha del fascino
non esplicito:
efficace ma grezza

Dolore e paralisi
yawara al nervo
lesto colpo imprevisto

Un lampo come argento
breve stiletto
tronca i nervi spinali

Il polso si torce e spezza
aikijitsu
poi in ginocchio che ansima

Un cavo in tasca serve:
non puoi sapere
se, o chi, è da garrotare

Organizzare piani
m'annoia molto
ascoltare incapaci

Sono qui, sto aspettando
arriveranno
che sgradita sorpresa

Stiletto i pieno cuore
pulsa la presa
sempre più lentamente

Dolce afrore sanguigno
pavimento unto
eventi acri e violenti

Pugnale in controluce
strisce su acciaio
ricordi su materia

Dietro a un muro di casa
lancio le lame
sequenza mirata

Bella dea della morte
ci ammiri lieta
o vivi indifferente?

In casa, bosco o strada
dietro l'angolo
chi prevede cosa c'è?

Passeggio indifferente
neon urbani
scruto il prossimo centro

So come farlo bene
è il mio lavoro
per questo mi pagano

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