[quai. Metrica a posto; poche allitterazioni e rime per i miei gusti]
Tanatologo acerbo
la medicina
insegna anche la morte
Passamontagna nero
abiti scuri
confuso con la notte
Bastone estensibile
come garanzia
nel baule dell'auto
Karambit affilato
solida lama
solo amico fidato
Lido su mare rosso
tinta sanguigna
impressione o realtà?
Considera il calibro
pesa non poco
valuta attentamente
L'ascia ha del fascino
non esplicito:
efficace ma grezza
Dolore e paralisi
yawara al nervo
lesto colpo imprevisto
Un lampo come argento
breve stiletto
tronca i nervi spinali
Il polso si torce e spezza
aikijitsu
poi in ginocchio che ansima
Un cavo in tasca serve:
non puoi sapere
se, o chi, è da garrotare
Organizzare piani
m'annoia molto
ascoltare incapaci
Sono qui, sto aspettando
arriveranno
che sgradita sorpresa
Stiletto i pieno cuore
pulsa la presa
sempre più lentamente
Dolce afrore sanguigno
pavimento unto
eventi acri e violenti
Pugnale in controluce
strisce su acciaio
ricordi su materia
Dietro a un muro di casa
lancio le lame
sequenza mirata
Bella dea della morte
ci ammiri lieta
o vivi indifferente?
In casa, bosco o strada
dietro l'angolo
chi prevede cosa c'è?
Passeggio indifferente
neon urbani
scruto il prossimo centro
So come farlo bene
è il mio lavoro
per questo mi pagano
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